Tra la PERSIANA & il PORTONE
(betwee the SHUTTERS & the front DOOR
1967 it was, because of a war
The shutters were closed
That June summer morning
In another country.
Fear was the reason,
Outside a jeep drove
We peered through the fissures
Tilted to keep the sun out,
Uniformed men, descended like Gestapo
Still fresh in remembrance,
And the news was, they said
We Jews had a choice:
A camp was for our protection set
without convincing promised,
risk all by staying at home,
leave the country that was best of all.
We were Jews
that was our transgression
we had to go without possessions
Wide open, long before my birth
letting the sun in the house,
belonging already then
my great grandparents
Up the window we climbed and
we perched, hoping a friend
would call, to come outside
to play or just talk
Some other time’s hands would
Conspire plans with silent signals
When school was out,
Italian, Maltese, Muslim
Jew, American and English
we all played friendly games,
We were the kids
that little is known of :
Jump rope, Hide & go seek
Hop-scotch, Four corners,
Jumping-jacks and Hula-hoops
a great vogue then
we were the intertwined clan of Tripoli
Were people lived in harmony.
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1967a causa di una guerra
persiane chiuse, mattina di estate
giugno in un altro paese, un altra vita
Timore, li fuori una jeep, li ha portati
scrutando attraverso le fenditure
inclinate per impedire al sole entrata
gli uomini in uniforme, discesi come
Gestapo fresco ancora in memoria
Con notizie: noi ebrei aventi
un accampamento di scelta
per nostra protezione:
un permesso regolato in un campo
rischiare la vita rimanendo nel paese.
Continuare a vivere in casa nostra
(rischiare la vita senza sicurezza)
Un pssaporto, e poi partire lasciando
tutto e mai tornare.
Le persiane spalancate, lungo prima
della mia nascita, innondano
la casa di sole, che gia apparteneva
ai miei nonni e bisnonni. Su quella
finestra ci siamo arrampicati e
affacciati, aspettando che amici
chiamassero per venire fuori a giocare
con i segnali silenziosi con le dita
o quando dopo scuola giocavamo
noi ebrei , italiani, maltesi, musulmani
americani ed inglesi in giochi
amichevoli, noi eravamo i bambini
di che poco il mondo sa:
giocavamo salti a corda,
giochi a nascondiglio, quattr'angoli
cinque pietre e hula hoops
allora popolari giochi
Noi eravamo l'incrocio
il clan di Tripoli
dove vivevamo in armonia